Il cachemire, materiale caldo ed elegante per l’abbigliamento invernale
Chi ama la moda e in particolare quella invernale, non può non apprezzare il cachemire. Questo raffinato materiale, infatti, è una fibra naturale che arriva da lontano e che, man mano che passa il tempo, è in grado di affascinare e di offrire il massimo per quanto riguarda il comfort.
A prescindere che si parli di maglieria cachemire in saldo o di altri capi, come per esempio il cappotto, la magia di questa fibra ha sempre il suo perché. Se vuoi sapere quali sono i suoi vantaggi, nelle prossime righe puoi trovare alcune informazioni preziose.
Cachemire, una fibra estremamente adattabile
Quando si parla dei motivi per cui vale la pena considerare il cachemire come materiale per i capi di abbigliamento invernale, è impossibile non chiamare in causa l’estrema adattabilità di questa fibra naturale. In virtù di quanto appena specificato, la si può utilizzare tranquillamente per creare capi di diversi stili.
Isolamento termico perfetto
Come sicuramente già sai, quando si parla di questa fibra che arriva dal nord del subcontinente indiano, si inquadra un tessuto in grado di garantire un isolamento termico perfetto. Questo significa non solo che è in grado di proteggere dal freddo in inverno, ma anche che è utile per mantenersi freschi in primavera.
Una fibra super resistente
Si potrebbe andare avanti ancora tanto a parlare dei motivi per cui vale la pena utilizzare il cachemire come fibra naturale di punta durante i mesi freddi dell’anno! Tra gli altri aspetti da ricordare oltre a quelli elencati nelle righe precedenti è il caso di citare pure l’altissimo livello di resistenza. Attenzione, però: in tutto questo c’è un contro non indifferente. Quale, di preciso? La scarsa reperibilità. Per rendersi conto della situazione, è il caso di rammentare che, per produrre una quantità di fibra naturale sufficiente alla realizzazione di un capo delle dimensioni di un maglione, è necessaria la lana di ben tre capre.
Cosa sapere sul cachemire rigenerato
Nel momento in cui ci si sofferma sulle caratteristiche del cachemire, è necessario aprire una parentesi sostenibile: quella del cachemire rigenerato. Per capire perché è importante parlarne, è doveroso sottolineare che, in virtù della sopra citata reperibilità ostica, per far fronte alla crescita della domanda, negli ultimi anni, è aumentato il numero di capre allevate, con ovvie compromissioni dell’integrità ambientale soprattutto in zone come la Mongolia.
Per questo, ci si concentra sempre di più sul cachemire rigenerato. La lavorazione che permette di ottenerlo prevede il passaggio della materia prima da una cernita portata avanti artigianalmente. In questa fase, si tolgono tutte le tracce di impurità, in modo da lasciare soltanto il cachemire.
Successivamente si passa dalla fase della sfilacciatura, per concludere la procedura di rigenerazione delle fibre tessili ci si concentra sulla torsione, passaggio che consente di rinforzare il tessuto e di dare vita a dei filati nuovi.
Massima morbidezza
A prescindere che si parli o meno di cachemire rigenerato, quando si discute di questo tessuto si inquadra una fibra a dir poco morbida. Il bello è che, man mano che passa il tempo e che si indossano i capi, questi diventano sempre più morbidi. Per questo aspetto, dobbiamo dire grazie innanzitutto al diametro contenuto delle fibre.
Non c’è che dire: oltre all’oggettiva capacità di tenere caldo, ci sono tanti altri motivi per cui vale la pena indossare il cachemire. Tra questi è possibile citare il suo essere anallergico in virtù dell’assenza di lanolina.
Concludiamo con un dettaglio tecnico, specificando che, per poter parlare di vero cachemire – il cui costo è pari a 165 euro al kg senza mano d’opera – è necessaria la presenza di due fili ritorti e della dicitura 2ply in etichetta.