Condizionatore a parete: funzionamento, pregi e difetti per un utilizzo corretto

I condizionatori da parete sono degli elettrodomestici che permettono agli ambienti domestici di tenere temperature e tassi di umidità equilibrati sia d’estate che d’inverno.

È giusto quindi, per scegliere il modello giusto, saper riconoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere i migliori condizionatori da parete in base a criteri di qualità, prezzo, offerte e corretta informazione per il consumatore.

Tipi di climatizzatori

Con un uso misurato di un condizionatore attualmente non solo si rinfresca l’ambiente d’estate, ma si riscalda e deumidifica d’inverno la propria abitazione. La capacità di abbinare al raffreddamento estivo anche il riscaldamento per la stagione invernale è una tecnologia all’avanguardia dei modelli recenti, detti split o “a pompa di calore“, che hanno quasi sbaragliato i modelli tradizionali, detti “solo freddo” in quanto erano nati unicamente allo scopo di raffreddare gli ambienti.

Esistono poi, da qualche tempo delle soluzioni monoblocco, ossia senza l’unità esterna, ma finora le prestazioni di questo tipo di macchine non sono state poi tutta questa genialata. Senza poi dimenticare una ulteriore distinzione operabile tra i modelli a pompa di calore risulta quella tra modelli detti on/off e inverter.

I primi, che sono in genere modelli di fascia economica, consentono di raggiungere subito la temperatura desiderata, spingendo al massimo il raffreddamento o il riscaldamento.

I secondi, invece, fanno uso della cosiddetta tecnologia modulante, che consiste nella diminuzione della potenza ogni volta che si avvicina alla soglia termica preimpostata, e mantenere la spinta d’aria (calda o fredda che sia) al minimo indispensabile. Il meccanismo serve per conservare quella temperatura dopo averla raggiunta. Il risultato pratico di una tale ingegnosità, evidentemente, è un gran risparmio energetico nell’utilizzo del condizionatore.

Nella scelta del modello da acquistare, pertanto, bisogna pure poter valutare la modalità di funzionamento oltre che la semplice classe di consumo energetico come accade per tutti gli altri elettrodomestici.

Condizionatori a parete: pregi e difetti

Il modello a pompa di calore è il solo in grado sia di raffreddare sia di riscaldare un ambiente, opera a freddo immettendo in un locale dell’aria a una temperatura che sia più bassa rispetto a quella del locale stesso. Nel caso in cui si voglia riscaldare un ambiente anziché raffreddarlo, lavora invece al contrario.

Il limite di questa opzione è dato dal fatto che le capacità di riscaldamento di un ambiente sono tanto più costrette quanto più rigido è il freddo all’esterno.

Alcuni modelli hanno una funzione di deumidificazione dell’aria, per controllare e regolare in modo automatico il livello di umidità della stanza. Tuttavia non pochi sono i problemi che questo tipo di tecnologia presenta. Il primo è sicuramente il fatto che la capacità di deumidificazione è molto rispetto alle prestazioni di cui sono capaci apparecchi ad hoc. Il che fa sì che sia importante puntare, nel caso di ambienti domestici davvero molto umidi, su un sistema di deumidificazione vero e proprio.

Senza poi dimenticare ciò che riguarda il metodo utilizzato per diminuire il tasso di umidità: grazie ad un impercettibile raffreddamento della temperatura, infatti si assorbe il vapore acqueo presente nell’atmosfera. Questo, però, finirebbe con il rendere anche d’inverno gli ambienti molto più freddi. Anche in questo caso, sono i modelli di fascia alta a far avvertire il minor disagio, non facendo avvertire sbalzi di temperatura verso il basso troppo bruschi in fase di deumidificazione dell’aria.

Altra funzione che potrebbe interessante è la capacità di filtrare l’aria, anche se una tale funzione appare al momento più un aiuto promozionale che una caratteristica utile ed efficace nell’apparecchio.

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