Cosa sono i profumi di nicchia e quali sono le ragioni del loro recente successo

PAFORY

Se diamo un’occhiata alla sezioni e-commerce del sito di PAFORY (a oggi il portale più affidabile e completo per quanto riguarda il mondo dei profumi e delle essenze), possiamo imbatterci facilmente in una serie di marchi che non appartengono alla ristretta cerchia dei cosiddetti top brands. Alcuni sono abbastanza noti agli appassionati e agli addetti ai lavori; altri sono delle vere e proprie novità. In diverse pagine del sito, tali prodotti sono definiti “profumi di nicchia”. Che cosa sono, con esattezza?

Il mondo della profumeria è da sempre legato a luoghi (Grasse sulla Costa Azzurra, Parma in Italia, New Orleans negli Stati Uniti), nomi e – di conseguenza – brand consolidati. Si tratta, dunque di un mercato basato su solide tradizioni e rituali ben precisi, che tendono a privilegiare il già noto rispetto alla novità dell’ultimo minuto. Una tendenza che negli altri settori della moda e dei beni di lusso è altresì presente ma in maniera decisamente più elastica, lasciando un minimo margine di manovra alle nuove realtà imprenditoriali, viste anche come volano di una naturale evoluzione del mercato. Per quanto riguarda il mercato dei profumi, invece, la tendenza principale – sia da parte dei produttori che per quanto riguarda i consumatori – è sempre stata il mantenimento dello status quo, una staticità generale che spesso risulta un deterrente per le nuove imprese e coloro che cercano di apportare delle novità significative, a volte radicali.

Negli ultimi anni, tuttavia, abbiamo assistito ad alcune “scosse telluriche” che hanno minato la sicurezza di certi parametri e la solidità di posizioni apparentemente inviolabili. Il lento ma incessante lavoro ai fianchi del mondo dell’e-commerce (di cui il succitato Pafory è uno degli esponenti più autorevoli), unito alla contrazione e al successivo nuovo allargamento del mercato durante la pandemia, hanno portato in superficie un “sommerso” troppo spesso relegato ai margini del settore. Per l’appunto quello dei profumi di nicchia, ovvero quei prodotti assimilabili – per qualità, cura e ricercatezza – ai brand di lusso, ma decisamente meno reclamizzati. Prodotti – e aziende – che hanno fatto della loro “perifericità” un punto di forza, dando libero sfogo alla ricerca e alla sperimentazione più ardite. Un tempo rintracciabili solo in alcuni punti vendita caratterizzati a loro volta da una vena “alternativa” e anticonvenzionale, oggi sono finalmente alla portata di tutti, e stanno rapidamente divorando intere fette di mercato, sottraendole ai cosiddetti designer perfumes. Al punto che marchi come Maison Micallef, Lorenzo Villoresi, Nejma e molti altri “minacciano” seriamente di spodestare alcuni dei big ones dalla cima delle preferenze di molti consumatori.

Un fenomeno, questo, che ci racconta molto di come l’immobilismo, la routine e – talvolta – la mancanza di coraggio generino un progressivo distacco da parte del cliente, al contrario desideroso di novità, modernità, prodotti al passo coi tempi. Tutti valori che i profumi di nicchia incarnano alla perfezione e continuano a perseguire anche ora che hanno fatto il loro ingresso nel mainstream. Di sicuro ora l’orizzonte, per l’acquirente medio di prodotti di profumeria, è molto più ampio, le possibilità di scelta sono aumentate in maniera esponenziale e la qualità del prodotto avrà un peso specifico superiore all’importanza del brand.